1° Premio
Il territorio litoraneo, che si estende dal nuovo porto alla foce, è l’ultimo residuo di riva naturale rimasto tra la sponda murata del lungolago e l’argine della Maggia. La salvaguardia del suo assetto alluvionale offre l’opportunità di conferire a questo paesaggio la funzione di parco lacustre della città, integrando le strutture balneari quali isole attrezzate immerse nel verde
Il progetto prevede la realizzazione di un viale-posteggio affiancato dalla ciclopista e, oltre la siepe, da un’“onda” pedonale alberata.
La condizione di riva soggetta alle piene del lago ha determinato la struttura del centro balneare come una chiatta arenata sulla spiaggia, con la chiglia che racchiude le attrezzature tecniche e i depositi. Adagiato sul ponte sta l’involucro trasparente come un grande acquario, che offre l’ambiente ideale ai bagnanti e lascia percepire, dall’interno, il paesaggio lacustre.
L’edificio è posto longitudinalmente tra la riva e il viale e scherma la spiaggia dalla città, lasciando trasparire le attività balneari e il panorama del lago, interrotto soltanto dai blocchi compatti degli spogliatoi e dei servizi emergenti dalla piattaforma. Con il previsto innalzamento del viale fino alla quota di esondazione, e con la creazione di una fascia acquatico-vegetale, l’edificio costituisce una finestra continua attraverso cui godere il paesaggio del Verbano in tutta la sua ampiezza: dalle rive del Gambarogno al Piano di Magadino. Nell’arco della giornata, la luce naturale crea un alternarsi di immagini, con effetti di trasparenza e riflessi sulle vetrate e negli specchi d’acqua; la sera l’edificio diventa una lanterna cangiante, a seconda delle variazioni d’intensità e di colore dell’illuminazione interna.
Al volume sono agganciate le piscine esterne che, in una sequenza di singoli bacini, affiorano sulla riva. Tutte le vasche sono realizzate a sfioro, senza ostacoli verso l’orizzonte lacustre, in un’ideale continuità con la superficie del lago.
La struttura è data da una vasca sommersa, le cui pareti generano la trama dei pilastri; in aggetto i due solai della piattaforma e della copertura. Al centro della struttura sono scavati i vuoti delle piscine e inseriti i pieni dei blocchi di servizio, che danno luogo alle fasce periferiche di transizione fra i diversi settori: lato città vestito / lato lago in costume; mentre nell’area delle piscine la zona perimetrale è riservata alla distensione.
I materiali impiegati sono: il cemento armato della chiglia sommersa, l’acciaio della struttura emergente; il vetro dell’involucro; il granito della pavimentazione; il legno dei blocchi di servizio. Il trattamento monocromatico delle superfici e degli arredi è diversificato a seconda delle funzioni dei blocchi.
I manufatti esterni sono realizzati in calcestruzzo lavato e si configurano come affioramenti della natura alluvionale del delta.